Eroina
L’eroina è una sostanza chimica che deriva dall’oppio ed è simile, ma molto più potente, alla morfina; di colore variabile dal grigio al marrone. L’uso della sostanza crea una precoce e forte dipendenza con disturbi fisici e psicologici in caso di sospensione. Chi fa uso di eroina va incontro al bisogno di incrementare sempre di più le dosi per ottenere lo stesso effetto; malattie legate all’introduzione endovenosa di sostanze contaminate da batteri e virus; sintomi di astinenza se si interrompe l’uso (naso che cola, sudore, brividi, crampi, vomito, dolori addominali e forte agitazione); un forte desiderio psicologico della sostanza. Per un assuntore, il desiderio dell’eroina è persino più forte di quello sessuale. L’eroina che viene venduta dagli spacciatori non è pura: sia perché mescolata con varie sostanze cosiddette “da taglio” che ne aumentano il peso e il volume (talco, mannite, gesso, ecc.), sia perché viene preparata in condizioni di scarsa igiene e, spesso, è contaminata da vari batteri e microrganismi. Può essere “sniffata”, fumata o iniettata in vena o in muscolo.
Effetti immediatiGli effetti sono quasi lo stesso (annullamento del dolore, rallentamento della frequenza cardiaca e respiratoria, rilassamento), mentre cambiano i rischi; la via iniettiva è più rischiosa perché viene assorbita immediatamente e può bloccare i centri del respiro nel cervello, producendo “overdose”; indipendentemente dal modo di assunzione, si crea sempre una dipendenza; anche chi inizia sniffando fumando quasi sempre arriva all’uso iniettivo in poco tempo. L’assuefazione è rapida e la dipendenza fisica e psichica molto forti.
Complicanze medicheCon l’iniezione in vena, non solo l’eroina, ma anche le “sostanze da taglio e le varie altre impurità vengono introdotte direttamente nel sangue e, ciò può causare setticimia ed altre infezioni; ripetute iniezioni danneggiano le vene provocando trombosi ed ascessi; lo scambio di siringhe può essere motivo di trasmissione di virus quali epatite e HIV.